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sabato 5 luglio 2008

Sala Golgi

Questa sala acoglie gran parte del materiale riguardante Camillo Golgi: preparati microscopici, strumenti e il premio Nobel. Ma chi era Golgi?

Terzo di quattro figli, Golgi terminava gli studi liceali a Pavia, dove si iscriveva al corso di laurea in medicina. Si laureava in medicina all’età di 22 anni, il 7 agosto 1865, con Cesare Lombroso e con una tesi sulla patogenesi delle malattie mentali che veniva successivamente rielaborata e pubblicata sugli Annali Universali di Medicina nel marzo 1869. In essa Golgi proponeva un approccio positivistico allo studio dell’alienazione mentale e riprendendo alcune tesi del maestro tentava di collegare la morfologia del cranio alla patogenesi e al decorso della malattia mentale. L’elemento cui Golgi dava tuttavia più importanza in questo studio eziologico era l’ereditarietà.
Golgi era assistente di Lombroso presso la clinica di malattie mentali di Pavia, dalla laurea al 1869, anno in cui abbandonava il padre dell’antropologia criminale, convinto ormai della sterilità del suo approccio, troppo incline alla speculazione. Lavorava così per qualche tempo presso la clinica dermosifilopatica e il laboratorio di patologia sperimentale diretto dapprima da Paolo Mantegazza e poi da Giulio Bizzozero. Quest’ultimo indirizzava Golgi verso l’anatomia microscopica e lo studio dell’istologia del sistema nervoso.
Nel 1872 Golgi vinceva il posto di primario ospedaliero residente presso il Pio Luogo degli Incurabili di Abbiategrasso. Qui, l’anno successivo, in un laboratorio di fortuna attrezzato nella cucina dell'ospizio per cronici, Golgi scopriva la "reazione nera", il metodo di colorazione che ha rivoluzionato la tecnica di osservazione microscopica del tessuto nervoso, permettendo finalmente di osservare la fine anatomia delle cellule nervose. La diffusione dell'utilizzo della reazione nera nella comunità scientifica internazionale portava in breve ad eccezionali progressi nelle conoscenze della morfologia del sistema nervoso che accompagnarono una prodigiosa espansione nella comprensione della fisiologia del cervello.
La scoperta di Golgi diventava lo strumento per la rivoluzione nelle indagini morfologiche microscopiche sul sistema nervoso e così l’elemento cruciale per la fondazione delle neuroscienze.

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